Opera di restauro della "Cripta"

Nel mese di ottobre 2023 sono stati conclusi gli interventi di manutenzione programmata per la tutela del prestigioso compendio pittorico della Cripta del Peccato Originale di Matera.

La Fondazione Zétema di Matera, proprietaria del monumento rupestre e custode della sua qualità artistica, ha candidato l’azione di salvaguardia ad un bando regionale previsto nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. 
Il progetto è stato infatti finanziato (€ 120.156,64) tramite avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale - da finanziare nell’ambito del PNRR [M1.C3 – Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale” - Investimento 2.2], approvato con D.G.R. n. 208 del 14/04/2022, finanziato dall’Unione europea - NextGenerationEU e gestito dal Ministero della Cultura; Soggetto Attuatore Regione Basilicata.

È stata la qualificata impresa CBC di Roma, che provvide alla operazione iniziale di restauro, a realizzare l’attività di manutenzione programmata, che ha consentito di eliminare le colonie di cianobatteri, di muschi, di licheni nonché le patine di carbonati e di nitrati che negli ultimi anni hanno opacizzato gli affreschi. Si sono anche svolte necessarie azioni di verifica dello stato di adesione dell’intonaco, di revisione delle stuccature e di controllo estetico delle superfici dipinte. 
È stata inoltre eseguito il completo rilievo fotografico in alta definizione dell’intero apparato decorativo. Le immagini acquisite sono state utilizzate per elaborare, in base alla consultazione dei recenti studi archeologici e storico artistici, un restauro virtuale con la reintegrazione digitale delle lacune del tessuto iconografico. 
È stato infine rinnovato l’impianto fotovoltaico per aumentare la potenza e l’efficienza del sistema che produce l’energia elettrica necessaria per l’illuminazione a fibre ottiche. 
L’opera manutentiva è stata scientificamente monitorata e vigilata dalla Soprintendenza ABAP di Basilicata.

Come è noto la Cripta del Peccato Originale, ritenuta un “unicum” per la peculiarità del registro espressivo e per la scelta tematica del ciclo vetero e neo testamentario, è illuminata da affreschi longobardo-beneventani, risalenti all’VIII-IX sec. d.C., stesi 500 anni prima di Giotto.
La chiesa fu scoperta dai soci del Circolo Culturale La Scaletta di Matera il 1 maggio 1963. Per questo episodio e per la più ampia attività di ricerca e studio del patrimonio rupestre materano il Circolo La Scaletta di Matera ricevette il riconoscimento di benemerito della cultura e insignito di medaglia d’oro.

“Ancora una volta – ha dichiarato Raffaello de Ruggieri, Presidente della Fondazione Zétema di Matera, e uno degli scopritori della Cripta – l’impegno culturale della nostra fondazione si traduce in fatti concreti e esclusivi, perché gli interventi di manutenzione programmata, nel Paese dove l’arte è di casa, sono auspicabili perché rarissimi. Matera continua a rispecchiare nelle sue azioni culturali i livelli della distinzione e della qualità”.